Questo straordinario itinerario venne realizzato tra il 1986 e il 1991 ed è formato da 7 tratti impregnati di storia. Il quarto tratto è quello di Rovereto e Vallagarina, formato a sua volta da 7 tappe, 4 delle quali in Vallarsa!
Quarta tappa | Rovereto – Rifugio Monte Zugna: Tappa impegnativa (dislivello complessivo di quasi 1500 m), ma estremamente interessante, che porta alla scoperta di monumenti e importanti resti di manufatti militari, come il trincerone. L’area,  ricca di resti di trincee e manufatti militari, è stata recentemente ripulita e attrezzata con segnaletica e pannelli didattici.
Quinta tappa | Rifugio Monte Zugna – Rifugio Fraccaroli: Dal rifugio Monte Zugna si sale lungo la strada militare fino al “Parco della Pace”, dove sono visibili il grande impluvio per la raccolta dell’acqua piovana costruito dall’esercito austro-ungarico prima della guerra e i resti di manufatti militari realizzati dagli italiani dopo il 1915. La cima del monte Zugna (1.864 m, panorama mozzafiato, consigliamo vivamente di fermarsi ad ammirarlo) si trova solo a 15 minuti di cammino, mentre il Sentiero della Pace prosegue su strada militare verso sud, fino ai 1.450 m di Passo Buole. Qui si possono osservare la Cappella e l’obelisco commemorativo dei fanti italiani che difesero strenuamente la posizione.
Sesta tappa | Rifugio Fraccaroli – Rifugio Achille Papa: Il tratto che porta nell’area del Pasubio può venir coperto in due o tre giorni di cammino. Nei pressi, si può visitare il Sacrario del Pasubio. Il percorso prosegue lungo la strada militare del Pasubio che, dopo la Galleria d’Havet, è ricordata come la Strada degli Eroi.
Settima tappa | Rifugio Achille Papa – Rifugio Lancia: La tappa prevede la traversata del Pasubio. Sul cammino si incontrano l’aera monumentale con l’Arco Romano e la Cappella commemorativa, realizzate nel dopoguerra; proseguendo verso Selletta Comando appaiono numerosi resti di trincee, camminamenti, postazioni. Questa parte del Pasubio è “zona sacra”; negli ultimi anni sono stati realizzati importanti lavori di recupero e numerosi sono i pannelli esplicativi. Il sentiero, poi, corre dal Dente Italiano (2200 m), la cui cima, nel 1918, venne completamente cancellata da una mina, fino al Dente Austriaco, per poi ridiscendere fino al Rifugio Lancia.